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Centro Storico

Cosa vedere nel Centro storico di Montemerano

Una mini guida per chi passeggia nel borgo

Piazza del Castello

Antica Piazza delle Armi, centro politico del borgo

La Piazza del Castello è sicuramente uno degli angoli più suggestivi della zona e l’attrazione principale da non perdere durante la visita a Montemerano. In antichità costituiva la piazza d’armi per i soldati di stanza nella rocca, che qui si addestravano e potevano muoversi con agilità in caso d’assalto. Oggi è un luogo in cui fermarsi per una breve sosta durante la visita del borgo e osservare la bellezza di questa piccola perla medievale. Troverete anche una birreria che durante le serate estive rappresenta un ottimo posto per sorseggiare una birra agricola o per fare un aperitivo godendo dell’atmosfera magica di Piazza del Castello.

La Rocca o il "Castello"

Furono gli Aldobrandeschi a rendere Montemerano un castrum fortificato intorno al 1000, quindi possiamo far risalire a loro l’edificio, chiamato dai locali il “Castello”, che fu prima sede dei vassalli dei Conti, poi dei signori Baschi, da quando Gemma Aldobrandeschi andò in sposa a Ugolino dei Baschi. Successivamente, dal 1382, questo palazzo ospitò i vicari senesi, come testimonia l’incisione sulla finestra: “QUESTA E’ LA CASA DELL’ALFIERE FAUSTO GRASSI ET AMICI SUOI”. La torre è stata realizzata nel 1407, sotto il dominio della Repubblica di Siena, su una fortificazione preesistente. Lo stabile fu poi sede del Comune, fino alla sua soppressione del 1783, quando Montemerano entrò a far parte del Comune di Manciano.

Piazza del Forno

Si pensa che durante il Medioevo Piazza del Forno fosse il teatro dei mercati e dei giochi. Qui si affacciavano alcune delle stanze che facevano parte dell’attiguo Palazzo Pretorio, dove esistevano due forni, se ne hanno notizie in documenti del 1572, di proprietà della comunità. Questi stabili furono poi acquistati da Carlo Carli nel 1786, che pose sull’arco d’entrata lo stemma gentilizio della sua famiglia. Entrando nell’ingresso a destra c’è una particolarità, risalente alla nostra storia più recente: la scritta in nero, “W MAZZINI“, testimonianza dello spirito risorgimentale e repubblicano dei montemeranesi nel XIX sec.

Piazza del Campanile e Pieve di San Lorenzo

Nella piazza, un tempo, oltre che il campanile di S.Lorenzo, vi si affacciava probabilmente anche la chiesa dell’Assunta. La Pieve risulta già esistente nella Bolla papale di Clemente III (1188). San Lorenzo fu il primo patrono di Montemerano. Da documenti della metà del XIII sec. sappiamo che questa istituzione religiosa contribuì con denaro alle crociate per la liberazione della Terra Santa, segno dell’importanza che rivestiva Montemerano all’epoca. Nel 1382 il titolo di Pieve spetta ormai alla Chiesa di San Giorgio. Il campanile è ancora oggi l’unico del paese ed in passato aveva un orologio (dal 1615), che fu distrutto a causa di un fulmine nel 1834.

Le tre cinte murarie

La prima cinta muraria fu realizzata probabilmente dagli Aldobrandeschi e misura all’incirca 350 m. Nel corso dei secoli dalle mura furono ricavate delle abitazioni, ancora oggi abitate. La seconda cinta muraria chiude il quartiere sorto nel XIII sec. per contenere l’aumento della popolazione, probabilmente perciò delle mura furono già realizzate sotto i Baschi, così come le due porte d’accesso. Siena le ricostruì nel 1407, dotandole di tre bastioni circolari, di cui due sono ancora visibili, notevole è quello chiamato “La Torre”, dove ancora è visibile la finestrina della guardiola, sormontata da uno stemma.
La terza cinta muraria va invece a chiudere l’espansione dell’abitato, avvenuta dopo la costruzione della Chiesa di San Giorgio. L’edificio, infatti, fu realizzato fuori dal circuito urbano. Con il tempo, inoltre, nell’area retrostante era sorto spontaneamente un quartiere (chiamato oggi Il Borgo), costituito da fienili, stalle ed orti. Era necessaria una nuova protezione, così nel XV sec. fu costruita la nuova cinta, di cui faceva parte la Porta San Giorgio.

Chiesa di San Giorgio

Antica Piazza delle Armi, centro politico del borgo

E’ il monumento più interessante di Montemerano per la struttura architettonica e per le opere d’arte che conserva. Fu consacrata il 30 ottobre del 1430, come si legge nella lapide posta sulla facciata del tempio. Il rito della consacrazione era in quel periodo molto raro e veniva riservato solo alle cattedrali delle città, ciò ci fa capire l’importanza di questo edificio sacro e di Montemerano. Si pensa che la chiesa sia stata costruita tra il 1328 ed il 1382, momento di massimo splendore per la famiglia Baschi. E’ stato ipotizzato in base ad analisi comparative che il primo impianto della chiesa fosse costituito da un’aula a doppio quadrato, e che solo successivamente, forse in periodo quattrocentesco, la pianta assunse la classica forma a croce latina. La chiesa è stata costruita fuori dalle mura, quindi nel XV sec. fu necessario ampliare il circuito delle mura per inglobarla e realizzare una nuova porta d’accesso al paese. I veri gioielli di questa chiesa sono le opere d’arte che nel corso dei secoli si sono “stratificate” all’interno dell’edificio. Di seguito riportiamo un breve excursus delle più importanti. Il polittico di Sano di Pietro è senz’altro fra le più notevoli, fu realizzato appositamente per Montemerano, come dimostrano la presenza dei santi patroni San Giorgio e San Lorenzo, la tavola fu anche firmata dall’autore e datata (1458). Di particolare bellezza è la Vergine Annunciata detta la “Madonna della Gattaiola”, a causa del foro praticato da un prete, che la utilizzò come porta. Il dipinto risale alla metà del XV sec. ed è stato realizzato da un anonimo Maestro di Montemerano, che il Nicolosi attribuisce alla “Scuola del Sassetta” mentre Brandi a quella di Giovanni di Paolo. Della stessa epoca è l’”Assunta”, attribuita al Vecchietta, realizzata in legno di pioppo intagliato e policromo. Ad un allievo del Vecchietta è, invece, da riferirsi il “S. Pietro” scolpito in legno d’olivo policromo. Fra gli affreschi il più suggestivo è il ciclo di San Giorgio, del 1491, che si caratterizza per rappresentare in modo dettagliato la Legenda Aurea del santo, ma i paesaggi sullo sfondo ricordano la costa e la campagna maremmana; commovente il particolare delle colline punteggiate di olivi, proprio come l’ambiente intorno a Montemerano. Numerose altre opere furono realizzate nei secoli successivi: affreschi del XVI sec., pale d’altare del XVII, stucchi ed altari del XVIII. Ma lasciamo a voi il gusto della scoperta, sapendo che non rimarrete delusi.

La Porta di San Giorgio

Fa parte della terza cinta muraria, realizzata nel XV sec. per difendere la chiesa di San Giorgio ed il nuovo quartiere, “Il Borgo”. La porta si appoggiava sulla sinistra ad una torre preesistente (2° cinta muraria) e sopra di essa correva il camminamento di ronda per i soldati. Quest’ultimo fu coperto dopo la costruzione della canonica, per permettere il passaggio dalla chiesa alla casa del prete.

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